La quantificazione del TPH (Total Petroleum Hydrocarbons) in campioni d'acqua è regolamentata in molti Stati membri dell'UE. Prevede l'analisi di due frazioni di idrocarburi: VPH (Volatile Petroleum Hydrocarbons o anche C<12) ed EPH (Extractable Petroleum Hydrocarbons o anche C10-C40).
La normativa italiana richiede per diverse matrici d'acqua un LOQ nell'intervallo di decimi di ppb.
Il metodo di riferimento per l'EPH (ISO 9377-2) richiede un litro di campione e oltre 50 ml di esano, senza contare un'elevata quantità di Florisil® e solfato di sodio. Inoltre, la preparazione del campione necessita di molto tempo da parte dell'operatore, nonché una vetreria accuratamente pulita.
La soluzione proposta da SRA, rispetto alla preparazione standard del campione, consente di risparmiare fino al 90% di esano, riduce fino a 1/50 del volume del campione e richiede meno di 1/10 di Florisil®.
Inoltre, l'intera preparazione del campione è completamente automatizzata, senza evaporazione che può causare la perdita di frazione volatile. All'operatore viene richiesto solo di posizionare i campioni sull'autocampionatore e avviare il processo.
La piattaforma analitica è adatta ad eseguire entrambe le determinazioni (VPH ed EPH) senza supervisione.